Qui Condannati a Morte dal TAV

QUI CONDANNATI A MORTE DAL TAV non è solo un progetto fotografico. E’ un grido di dolore, un messaggio appeso al balcone di casa dal 2011,

da quando abbiamo appreso gli impatti sulla salute del progetto TAV in Valle di Susa, dal momento in cui abbiamo iniziato a sentirci stranieri in Italia.

Per avere un’idea precisa di questo impatto consiglio la lettura del progetto preliminare del TAV e precisamente del Quadro di Riferimento Ambientale Tomo 2 di 3 (da pagina 267 a pagina 270) scaricabile dal sito della Regione Piemonte C3C_0324-01-00-03-10-03_0_SIA%20Tomo%202di3-F.pdf

4.11.1.1 Ossidi Nitrosi

Dal confronto con le stime effettuate per la fase di cantiere si evidenzia un incremento delle concentrazioni medie intorno ai 90 µg/m3 con escursioni massime dell’ordine di 500 µg/m3. In tali condizioni ci si può attendere un incremento delle affezioni respiratorie nell’intorno del 10-15% da riferire soprattutto alle popolazioni particolarmente suscettibili quali bambini ed anziani anche già affetti da patologie respiratorie di tipo cronico (asma, allergie, Broncopneumopatie Croniche Ostruttive – BPCO ecc.)

4.11.1.2 Particolato (PM10)

Dall’esame della “modellizzazione” dei dati di concentrazione in fase di cantiere si evince inoltre un incremento, in termini di curve di massima iso-concentrazione, pari a 10 µg/m3 per il PM2,5 e pari a 20 µg/m3 di PM10. Tali incrementi giustificano ipotesi di impatto sulla salute pubblica di significativa rilevanza soprattutto per le fasce di popolazione ipersuscettibili a patologie cardiocircolatorie e respiratorie che indicano incrementi patologici dell’ordine del 10% rispetto ad incrementi della concentrazione di quanto qui ipotizzato.

4.11.1.3 Amianto

L’esigua consistenza della popolazione considerata nei Comuni interessati, porta ad esaltare ancor di più qualsiasi variazione, ma soprattutto quelle in aumento, delle patologie rare quali il mesotelioma da ricondurre alla presenza di materiali contaminati da amianto e relative dispersioni accidentali in aria ambiente.

Da tutto ciò è nato il progetto fotografico che mi porta a chiedere, ad alcuni volti più o meno noti del panorama artistico e culturale italiano, di posare per uno scatto dietro allo striscione, posizionato sul balcone di casa, per denunciare l’assordante silenzio dello Stato nella salvaguardia della salute, della dignità delle persone e del patrimonio ambientale, come peraltro recita la costituzione:

Art. 2
La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell’uomo, sia come singolo, sia nelle formazioni sociali ove si svolge la sua personalità, e richiede l’adempimento dei doveri inderogabili di solidarietà politica, economica e sociale.

Art. 9
La Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica.
Tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione.

Art. 41
L’iniziativa economica privata è libera.
Non può svolgersi in contrasto con l’utilità sociale o in modo da recare danno alla sicurezza, alla libertà, alla dignità umana.
La legge determina i programmi e i controlli opportuni perché l’attività economica pubblica e privata possa essere indirizzata e coordinata a fini sociali.

Guarda tutte le foto delle persone che hanno scelto di farsi fotografare sul balcone di casa